Su queste cose
non si può improvvisare, come invece può avvenire - se non si è abbastanza
consapevoli - con iniziative come questa in cui in un dato periodo si deve
svolgere un percorso (che rischia di essere avulso dal contesto).
Più si è "techno" e più si è consapevoli delle difficoltà che ci possono essere, per questo mi sono regalata più tempo, scegliendo il venerdì, ultimo giorno per noi utile.
Mi sono chiesta: come fare quest'ora di coding?
E mi sono data queste opzioni, dalla più semplice alla più complessa.
1) attività soltanto alla LIM, di tutti a turno.
2) attività soltanto in 4-5 dispositivi per 4-5 gruppi (oltre alla LIM come raccordo).
3) attività individuale, ciascuno dal proprio dispositivo (BYOD personale + qualche device dato in comodato dalla scuola: i residuati delle Cl@ssi 2.0), con la LIM come raccordo.
Fino a due giorni fa propendevo per le opzioni 1 e 2.
Ma quando giovedì notte ho avuto finalmente il tempo di accedere all'account di prof. su Code.org, ho visto che esisteva la possibilità di iscrivere il singolo alunno e di dare a ciascuno di loro una password.
Mi sono detta: "La classe lavora in modo collaborativo, questa è l'occasione per ribaltare la cosa, facciamo una sorta di gara di corsa ma con la consapevolezza che vincerà non il migliore bensì quello che sarà anche più fortunato, il cui dispositivo resterà connesso e non si scaricherà. Poi, a consumazione, man mano che i vari dispositivi finiranno ko i ragazzi si sposteranno e creeranno coppie o gruppi".
Infatti ieri nell'Ora del Codice ho dovuto dedicare la prima mezz'ora alla soluzione di diversi problemi di connessione e di accesso (bisognava peraltro dare a ogni alunno la sua password personale).
Ma dopo quella mezz'ora di fuoco, in cui ho bruciato le calorie di una giornata, poi è andato tutto liscio.
Non ho potuto far vedere le cose alla LIM, perché ho dovuto dare il notebook della LIM a un'alunna il cui dispositivo non si connetteva, per cui i ragazzi hanno davvero fatto da soli senza la mia guida. Ma, per tentativi ed errori, procedevano (qualcuno saltando step).
Man mano che i dispositivi si scaricavano o man mano che qualcuno finiva le attività, i ragazzi si spostavano e formavano gruppo. Competizione ma anche collaborazione, il tutto con grande libertà di movimento da parte mia e buona gestione della stessa da parte dei ragazzi.
Ecco il video di documentazione: https://vimeo.com/114375156
Più si è "techno" e più si è consapevoli delle difficoltà che ci possono essere, per questo mi sono regalata più tempo, scegliendo il venerdì, ultimo giorno per noi utile.
Mi sono chiesta: come fare quest'ora di coding?
E mi sono data queste opzioni, dalla più semplice alla più complessa.
1) attività soltanto alla LIM, di tutti a turno.
2) attività soltanto in 4-5 dispositivi per 4-5 gruppi (oltre alla LIM come raccordo).
3) attività individuale, ciascuno dal proprio dispositivo (BYOD personale + qualche device dato in comodato dalla scuola: i residuati delle Cl@ssi 2.0), con la LIM come raccordo.
Fino a due giorni fa propendevo per le opzioni 1 e 2.
Ma quando giovedì notte ho avuto finalmente il tempo di accedere all'account di prof. su Code.org, ho visto che esisteva la possibilità di iscrivere il singolo alunno e di dare a ciascuno di loro una password.
Mi sono detta: "La classe lavora in modo collaborativo, questa è l'occasione per ribaltare la cosa, facciamo una sorta di gara di corsa ma con la consapevolezza che vincerà non il migliore bensì quello che sarà anche più fortunato, il cui dispositivo resterà connesso e non si scaricherà. Poi, a consumazione, man mano che i vari dispositivi finiranno ko i ragazzi si sposteranno e creeranno coppie o gruppi".
#codeIT @neutralaccess
La nostra #byod classe si cimenta. pic.twitter.com/y3zbpVukM4
— Anna Rita Vìzzari (@latiranna) 12 Dicembre 2014
Ho scritto sopra
di essermi presa più tempo: nell'ambito della settimana del coding avevo scelto
di fare la famigerata ora non solo il venerdì ma pure alla 5a ora. Ai ragazzi
ho spiegato che avrei usato la 6a ora o per proseguire l'attività della 5a o
per far fare lezione dagli alunni esperti di Scratch che scalpitano dalla
voglia di insegnare ai compagni. Ma sapevo dentro di me che quella 6a ora,
dalle 13 alle 14, sarebbe servita a proseguire il lavoro iniziato alla 5a.Infatti ieri nell'Ora del Codice ho dovuto dedicare la prima mezz'ora alla soluzione di diversi problemi di connessione e di accesso (bisognava peraltro dare a ogni alunno la sua password personale).
Ma dopo quella mezz'ora di fuoco, in cui ho bruciato le calorie di una giornata, poi è andato tutto liscio.
Non ho potuto far vedere le cose alla LIM, perché ho dovuto dare il notebook della LIM a un'alunna il cui dispositivo non si connetteva, per cui i ragazzi hanno davvero fatto da soli senza la mia guida. Ma, per tentativi ed errori, procedevano (qualcuno saltando step).
Man mano che i dispositivi si scaricavano o man mano che qualcuno finiva le attività, i ragazzi si spostavano e formavano gruppo. Competizione ma anche collaborazione, il tutto con grande libertà di movimento da parte mia e buona gestione della stessa da parte dei ragazzi.
Ecco il video di documentazione: https://vimeo.com/114375156
#codeIT @neutralaccess @alea70
Si inizia individualmente e si finisce collaborativamente. pic.twitter.com/Is1VlEaWcj
— Anna Rita Vìzzari (@latiranna) 12 Dicembre 2014
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