Una lavagnata al giorno: Sardegna e Sarditudine

venerdì 15 febbraio 2013

Sardegna e Sarditudine

Parafraso un titolo del grande Sciascia perché ho un rigurgito d'orgoglio isolano. Stamane una collega mi ha segnalato la presenza di una conterranea al Festival di Sanremo. Ora, io non guardo la tv da una decina d'anni e non seguo il festival da una ventina. Ma mi sono documentata. La cantante si chiama Ilaria Porceddu e viene da Assemini, cittadina a pochi chilometri dalla mia. Nel testo sono incastonati alcuni versi in Campidanese  - anche se vi ravviso qualche termine logudorese che non appartiene al mio dialetto (o alla mia lingua, a seconda dei punti di vista):

  • Testo: «Giru, bivu/ danzendi asusu e' unu filu/ deu seu comenti coriandulu/ ca antia* simbillu a un anghelu/ istimamì** immoi/ ca crasi no app'essi innoi». 
  • Traduzione: «Giro, vivo, / danzando sopra un filo/ io sono come [un] coriandolo / perché quasi* somiglio a un angelo / amami** adesso / perché domani potrei non essere qui».

Mi piace particolarmente quell'esortazione al carpe diem che ricorda vagamente Lorenzo De' Medici ma è molto più poetica.

* questa parola ("antia") non la conoscevo, credo sia logudorese e non campidanese. - Per la traduzione in "quasi" cfr  la discussione con Giovanna nei commenti a questo post.
** Che "istimamì" significasse "amami" non lo sapevo, per cui ringrazio Alessandra Scanu e Luigi Serra che su Facebook mi hanno dato la traduzione di questo verbo.

Ecco il video ufficiale:


Adesso segnalo alcune iniziative legate al sardo a scuola:
Un concorso (lettere.unica.it/bando_FILS_2012-2013.PDF) e un workshop:

6 commenti:

  1. Ciao,
    probabilmente quel "antia" vuol essere *antzias* o *antzis*. Allora sarebbe logudorese :-)
    E la traduzione dovrebbe essere: anzi
    "perché anzi somiglio a un angelo", che dici va? :-)
    Neppure io ho sentito la canzone. La ascolterò!
    ciao,
    g

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  2. Ciao, grazie per la testimonianza. Ieri nel dizionario http://www.ichnusa.net/index.php?pagina=dizionario ho trovato quest'altra traduzione: ántia (logudorese) vicino, quasi. Dovrei consultare uno dei dizionari cartacei che ho a casa: rimando sempre.

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  3. Oh, non mi risulta però. Noi, vicino Ozieri, centro Logudoro, non lo usiamo - mi pare almeno :-)
    Ho provato a cercare. Qui http://www.toninorubattu.it/ita/LOG-A3%20%28an-ar%29.htm
    trovo àntias (in): procinto (in) e
    antis: anzi e le varianti delle due con tz.
    Su http://www.ditzionariu.org/home.asp?lang=sar per àntias restituisce ansia oppure gli "anzi" di cui sopra..
    proverò ad informarmi presso qualche cultore del sardo!
    g

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  4. Verificato anche sul dizionario dello Spano (http://www.sardegnadigitallibrary.it/documenti/17_59_20080717155055.pdf): stessa cosa, "vicino" e dintorni.

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  5. Grazie per questo documento, scaricato!
    Ok, dico che la frase della canzone si potrebbe quindi tradurre:
    "che quasi somiglio a un angelo".
    Quel "vicino" non mi suonava, il "quasi" mi pare vada meglio.

    Io parlo sardo ma *àntia* non l'ho mai usato. Ma non faccio testo, purtroppo. Seppure non più tanto giovane, credo di far parte di coloro che hanno imbastardito la lingua sarda, italianizzando... :-(
    ciao, non si finisce di imparare!
    g

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  6. Giusto, non ho pensato di integrare la traduzione: nel frattempo ero passata ad altri impegni ;).

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