Anni fa, nel leggere le segnalazioni di strumenti con cui trasformare i blog in pdf, restavo perplessa: nel mondo del web 2.0, che senso aveva trasformare il dinamico e cross-mediale blog, in uno statico e libresco pdf?
E, chi l'avrebbe mai detto, ad anni di distanza (quando si dice il Progresso!) sarebbe giunta la risposta: per la necessità di rendere visibili attività prima documentate su blog poi resi privati - probabilmente per eccesso di zelo - per via della Cookie Law (vedi il mio post Cookie law e link utili per dummies).
Infatti, avendo reso privati (o perlomeno visibili ai soli autori, i miei ex alunni) 49 dei miei 50 blog, io che ho fatto della condivisione (di conoscenze e di esperienze) un elemento fondamentale della mia professione, era come se fossi rimasta senza una storia. Perché il solo blog che tengo in vita pubblicamente, questo, non documenta le esperienze fatte sistematicamente e quotidianamente in classe.
Rimandavo il problema "recupero storia nel web" da mesi ma di recente ho avuto l'impellenza di affrontarlo, perché qualche settimana fa sono stata nominata come "Masterprof" (http://www.masterprof.it/geografico.html --> Sardegna) e successivamente candidata al Global Teacher Prize (http://www.globalteacherprize.org).
Così è tornata su la necessità di rendere di nuovo pubbliche e visibili alcune esperienze pregresse. Vero che molto è documentato nei vari webware, ma il blog forniva un raccordo narrativo al tutto.
Per ora ho risolto appunto trasformando in pdf alcuni dei blog più significativi, usando il servizio online www.blogbooker.com e il tutorial Convert your blog to a PDF di Fiona Beal su Slideshare.
Il risultato è qua: http://www.pearltrees.com/vizzanna/classe-triennio-2011-14-3-itec/id13414290.
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